le nostre esperienze:
aprire il cuore e le orecchie - 25 dicembre 2022
Chi può dire cosa passa nell’animo dell’uomo. Crediamo di conoscere una persona per come si rapporta a noi, con gli altri, la società e a volte ci sorprendiamo per cose inaspettate, che egli fa secondo il nostro metro: in base a come l’abbiamo misurato. In base a ciò siamo pronti a perdonare o no. In giudizio parziale. L’occhio ha l’impressione di vedere lontano ma fin dove arriva chi è capace di misurarlo, l’illusione del nostro cervelllo che vede vicino come al di là. Qual’è allora la verità di un uomo capace di carezza e al tempo stesso di atti efferati. Chi può entrare nelle ferite del cuore, nell’intimo, dove è nascosto il segreto della sua identità. Chi capace di far giustizia indipendentemente a quest’uomo? Una vita intera e non si riesce a trovare la pace dentro. Si cerca la verità di se stessi e spesso senza trovarla. Quest’uomo cerca riposo che non trova , comprensione che non riceve, amicizia che non sente. Questo è il dolore profondo che l’amore Cristiano tenta di rispondere con la venuta di Gesù Cristo. Il Natale è questa speranza: finalmente qualcuno che non mi pone un etichetta, non tenta di limitarmi, non pone paletti e non mi chiede spiegazioni perché sa che non può e non sa rispondere. Nel silenzio avviene un contatto ; averlo o non averlo dipende da Lui e non da Cristo. Libero di vivere o morire . Cristo è li solo capace di morire per quell’uomo. Non un giudizio, non un rancore, non una difesa , completamente perso unico modo per poter conquistarlo.
Nato nell’indifferenza come ultimo eppure si muovono i Re e gli ultimi per poterlo trovare.
Auguro a tutti a Natale di riuscire in questo: trovare Gesù e lasciarsi conquistare ed amare.
Cammino di Santiago - settembre 2022
Vorrei condividere un bellissimo cammino, fatto insieme a mio marito è due amici, lo scorso settembre.
Siamo partiti da Sarria diretti a Santiago, tante le cose da dire, ma voglio basarmi sulle emozioni, sui sentimenti provati. Camminare mi rende leggera in armonia con me stessa e la natura tutto intorno a me è bello. Durante il tragitto si incontra molte persone mi viene da chiedermi cosa stanno provando cosa custodiscono nel loro cuore. Ognuno di noi sa di poter contare solo sulle proprie forze, ognuno porta il proprio zaino, rappresentato dal peso che può sostenere e da cosa ritiene indispensabile più è leggero meno fatica si fa.
Durante il tragitto ho affrontato le 4 stagioni, passando dal freddo all acqua vento e sole, ho sentito la stanchezza, accusato lievi dolori, ma grande la gioia quando sono arrivata con un cielo azzurro senza una nuvole nella piazza della cattedrale di Santiago. Dentro di me è esplosa una commozione tale che non trovo parola per descriverla, ma tanta gratitudine e pace per questo ho dedicato il cammino ai miei due figli Giovanni e Matilde, i miei due angeli uno in terra e l altra in cielo.
Nel cammino solitario fra la natura entrano in gioco tutte e cinque i nostri sensi :respirare il profumo del bosco ricordo ancora quello di eucalipto, osservare ogni minimo dettaglio particolare dai fiori alle nuvole, ho provato gioia nel toccare gli alberi, ho assaggiato sapori nuovi e udito i rumori lenti o veloci dei piedi intorno a me. Ho riflettuto sulla vita sugli esseri umani in particolare quelli non presenti, su mia figlia Matilde, creando con lei una connessione fatta di ricordi e di sogni l ho definito il cammino della speranza.
Pensate quando ho ritirato la pergamena la signora che doveva compilarla parlava solo spagnolo, ma attraverso i gesti e gli occhi ha capito la mia storia e scritto nel foglio anche il nome di Matilde. Lo consiglio a tutti coloro che voglio riscoprirsi, vogliono capire quanto è importante tessere relazioni con gli altri.
Ogni vita è un capolavoro - 26 agosto 2021
Visitando una chiesetta nel Chianti, ho visto questo giornalino di 4 pagine, la prima mi ha dato subito nell'occhio...
Questi nomi seguiti da una descrizione un po' provocatoria mi hanno incuriosita e la riflessione finale credo che sia un buon suggerimento per tutti.
Sempre più spesso abbiamo bisogno di qualcuno che ci fa sentire importanti, troppo spesso ci dimentichiamo che la nostra vita è preziosa agli occhi del Signore.
vedi giornalino
Gesù e Maria sono la mia forza - 19 aprile 2020
Purtroppo questa pandemia ci costringe ancora a stare a casa e questo non è facile soprattutto per i nostri adolescenti, i giorni passano lenti e tanti giovani hanno un forte desiderio di uscire e tante volte rendono difficile la vita di noi genitori. Io personalmente caricavo le mie energie per affrontare le situazioni quotidiane e familiari attraverso la preghiera comunitaria insieme ai fratelli del rinnovamento dello spirito, attraverso l’ascolto della Santa Messa, la santa Comunione.
Ora in questo periodo mi rimane solo la preghiera fatta in casa comunque molto importante... Attraverso queste preghiere trovo la pace e la serenità che mi serve per andare avanti, tante volte faccio piccoli cenacoli di preghiera con il mio bambino più piccolo sono semplici preghiere elevate a Gesù e alla Vergine Maria, che mi sono di grande aiuto....
Non passa mai un giorno senza aver rivolto una preghiera o un pensiero a Gesù e Maria... Loro sono la mia forza... Senza l’amore e la fede in Gesù non sarei in grado di superare tante situazioni. In questa giornata della Divina Misericordia quindi recitando la coroncina della divina misericordia voglio confidare in Gesù Misericordioso affidando a lui ogni giovane in particolare chi a me è tanto caro...
Fiduciosa in Gesù misericordioso auguro a tutti una buona domenica.
Un abbraccio in Cristo a tutti anche a don Andrea e don Floriano che ringrazio di cuore.
Un abisso dentro, ma... - 19 aprile 2020
Voglio condividere questa mancanza che diventa sempre più profonda e come un abisso dentro.
Questa è la settima domenica senza l’eucarestia sacramentale ed io che quasi tutti i giorni cercavo di andare a Messa perché mi dicevo ho la chiesa a due passi ed era scontato poter ricevere l’Eucarestia ogni giorno o quasi; non mi passava minimamente per la testa che da un momento all’altro potesse essere toglia o addirittura non avere più la libertà di farla quando decidevi tu di farla. Dio nella sua misericordia attraverso il suo vicario Papa Francesco ci ha autorizzato quella spirituale attraverso i social o tramite televisione chi l’avrebbe mai detto!!!! Che vuoto mancanza di tutto e non lo avrei mai immaginato che mi mancasse tanto.
Il Papa nell’omelia di ieri mattina diceva che un vescovo aveva detto perché fai una veglia di Pasqua in San Pietro così grande è vuota? Non c’è libertà e mi riporta tutto questo alle prime comunità di Gesù che si riunivano nelle proprie case per paura delle persecuzioni. Siamo perseguitati dal potere dall’economia dalla produttività dai paroloni dei discorsi. Ringrazio il Signore di tutta la mia umanità e fragilità di questo momento; il male della solitudine mi avvicina a mio marito ai miei figli come non mai.
Oggi è la festa della grande Misericordia di Dio e preghiamo affinché la Misericordia copra tutto il mondo senza distinzioni e senza differenze.
Ciao e spero di vederci presto.
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